INTERVISTA ALL' ALLEVATORE. l'Am Staf e la cultura dell'allevamento cinotecnico.
Prima di iniziare, presentiamoci! Nicola Saccone - King's ears kennel: Salve mi chiamo Saccone Nicola e da quando ho memoria, circa 5 anni, ho sempre amato i cani.

1) Perché hai scelto di allevare proprio gli Am Stafs ?
Quando ho iniziato la prima media, ho iniziato anche ad avere una vera percezione della crescita, quindi si è allargato il giro delle mie conoscenze, tramite i genitori di qualche mio compagno ho scoperto l'American Pit Bull Terrier. Tra gli anni 80/90 in Sicilia era largamente usato per il suo originario lavoro. L'ho visto con i miei occhi e non mi è piaciuto. Ma rimasi affascinato da quella razza, che però aveva anche difficoltà e tempi lunghi per l'arrivo dei pedigree, anche se la selezione del Pit è meno pignola, arrivare agli AmStafs è stato un passo facile, ma che ho fatto solo nel 2010.
2) Perché prendere un cane di razza ?
Dunque, sempre da questi famosi 5 anni in su stavo attaccato a due miei cugini che erano cacciatori, uno di penna e uno di pelo. Giocavo anche con un bambino il cui padre era un pastore e che aveva anche lui bisogno di due tipologie di cani, una per condurre il gregge e una per difenderlo. "Li iniziai nel tempo a vedere come si comporta un branco". Quindi iniziai a capire che un cane non era capace di fare tutti i lavori, ci voleva una selezione dietro. Incominciai a comprare libri e riviste sui cani, nel frattempo raccattavo tutti i trovatelli, li tenevo dove possibile, ironia della sorte mia mamma ha paura dei cani, ma verso i 18 anni mi ritenne abbastanza responsabile da gestire la sua paura insieme al mio primo Pit dentro casa, Athos! Ho capito l'evoluzione del cane nella storia, la psicologia, il linguaggio, il comportamento e che ogni razza tranne poche è nata per un compito e difficilmente si può ottenere risultati da un meticcio. La compagnia era l'ultima priorità dell'uomo.
3) Come riconoscere un allevatore serio? E come riconoscere un cagnaro?
Ci sono diversi modi di allevare. Puoi scegliere una linea di sangue, farti un mentore e continuare a seguirla. Puoi comprare dei soggetti e titolarli o prenderli già titolati, TESTATI per le patologie più comuni nella razza e testandone le doti e pulsioni per poi riprodurli ad esempio.
Rimane il fatto che per passione e amore l'allevatore è un cultore della razza.
Per quanto mi riguarda io allevo per me stesso, non ho l'intento di vendere cuccioli, non li metto in vendita a 10 giorni, ogni accoppiamento l'ho fatto con l'intento di ottenere il massimo dai soggetti, tenermi un frutto e tramandare un seme.
Questo mi ha anche portato a creare il mio affisso
King's Ears.
La differenza mi sembra ovvia !
4) L'Am Staf può essere preso come primo cane o è meglio prima fare esperienze con altri cani? C'è differenza tra i sessi?
Gli AmStafs sono cani! Quindi non si sottraggono alla loro specie, condividono tutti gli stessi sensi, e con l'uomo si rapportano con la prima caratteristica che ogni cane deve avere la docilità. Essendo una razza ha la sua memoria genetica, di razza appunto, indistintamente da maschio a femmina, tenendo conto che alcuni soggetti potrebbero essere fuori Standard, atipici, sta all'allevatore accoppiare solo soggetti idonei. Quindi rivolgendosi a questa figura , che ti descrive l'indole e l'approccio che hanno questi cani con i conspecifici "avendo i segnali rituali portati ai minimi termini". ma che non sono cani pazzi o cattivi, si può arrivare ad ottimi soggetti. Soprattutto con l'addestramento. Anzi lo sono sempre stati se guardi la loro storia, erano molto maneggiati e cambiavano spesso proprietario. Concludendo può essere preso come primo cane ma non da tutti. Soprattutto dai neofiti deve essere tenuto come unico soggetto.
5) Le conoscenze di genetica quanto sono importanti? Quanto dedichi allo studio?
La genetica è alla base, purtroppo non controllabile al 100%, mentre lo studio non deve avere mai fine. Io dico spesso che non basterebbero due vite per realizzarsi al massimo.
6) Importanza dei test genetici?
Sono FONDAMENTALI, specie per i cani da usare in riproduzione.
Quelli basilari sono atassia cerebellare, ecocardio e displasia anca e gomito.
7) Importanza del pedigree?
E' sia la carta d'identità che l'albero genealogico.
Il pedigree è tutto in particolar modo per l'allevatore.
Li si fondono il cane e l'uomo con la carta, e ne esce fuori il sacrificio di una vita spesa dietro ai cani, diventa prezioso come un libro di medicina.
8) Importanza dello standard di razza soprattutto il lato caratteriale ?
Lo Standard è la Bibbia, c'è scritto tutto se non lo segui stai facendo un'altra razza. Se cerchi un cane di razza diverso dal suo standard, non ami realmente quella razza.
9) Quale aspetto tenete maggiormente in considerazione per la scelta dei soggetti in accoppiamento?
Mente sana in corpo sano! Struttura corretta, funzionalità, salute ed equilibrio.
10) Quali sono i requisiti minimi...(oltre pedigree e test genetici dei genitori...) per cedere un cucciolo ad un ipotetico cliente?
Dev'essere sano, ben svezzato, vaccinato e che rispecchi lo standard e avviato alla socializzazione.
11) Oltre a l'importantissima selezione caratteriale.. ci sono accorgimenti per crescere al meglio un soggetto equilibrato? Cosa ne pensi di un percorso cane-proprietario?
Metà bagaglio il cane lo possiede già, l'altra metà è dato dalle esperienze che farà.
Ovviamente un percorso seguito può solo giovare ad entrambi, consigliatissimo!
12) Da allevatore, che strumenti/accessori consigli di comprare a chi prende un cucciolo o un adulto di questa razza?
Un libro sulla psicologia canina, in modo di non antropomorfizzare il cane prima di tutto.
Due kennel, uno per l'auto e uno per la casa, direi che sono essenziali. Ai nostri cani piace mordere quindi è fondamentale una corda, ma deve anche correre e una pallina (anche due magari con corda) non può mancare. Per iniziare il rapporto e la comunicazione del binomio per qualche mese può bastare.
13) Visto che la questione prezzo del cucciolo sembra essere di primaria importanza, cos'è che definisce il prezzo di un cucciolo in allevamento. Qual è tutta la prassi che aggiunta alla qualità, fa si che si arrivi a definirlo?
A questa domanda rispondo con un punto di vista totalmente soggettivo, ricordo che io allevo per me innanzitutto. Una vita non ha un prezzo, quindi trovo uno scambio equo tra il mio sacrificio e quello di un acquirente che si sottrae dello stipendio di un mese di lavoro. Lo specifico così si risolve a tavolino.
14) Domanda un po' calda.. a oggi c'è almeno un 50% di cani con le orecchie tagliate. E' ancora secondo te così lontana una selezione per avere orecchie in standard?
Alzerei la percentuale, azzarderei anche che molte teste non sembrerebbero cosi belle e corrette e sono camuffate con la conchectomia , dico anche che vi sono orecchie a rosa ma con il portamento sbagliato, troppo piatte. Ma no, non credo tutto sommato ci voglia troppo tempo, manca la voglia.
15) Che alimentazione dai ai tuoi soggetti, in particolare fattrice e cuccioli?
La mia alimentazione è totalmente personalizzata, frutto delle mie ricerche e della mia teoria, e visto che la verità in tasca non ce l'ha nessuno e io mi trovo benissimo la continuo. Non è una casalinga ne una barf, ogni alimento va somministrato al massimo della qualità nutrizionale, che può essere crudo, semi cotto o cotto, aiutata anche dalle crocchette che non mi servono sempre ad alto livello. Il cane deve avere un alimentazione varia e fatta con criterio, non può mangiare solo crocchette e soprattutto sempre le stesse, è cosi che si formano le intolleranze!
La fattrice cambia la sua alimentazione di molto nel periodo della gravidanza fino a dopo lo svezzamento. Inizialmente si aumentano le dosi, in allattamento si aumentano proteine, carboidrati, grassi, vitamine e calcio, fino alla totale ripresa della cagna, poi si torna al mantenimento. Un cucciolo in accrescimento non cambia molto dalla femmina in allattamento solo che usi meno grassi e carboidrati e un dosaggio di calcio adeguato, comunque il cane processa le carenze dall'alimentazione stessa, ad un certo punto mostra i sintomi, noi dobbiamo fare in modo di non arrivare mai ai sintomi, se il cane ha un aspetto di salute generale siamo sulla strada giusta. Se si vuole usare solo mangime consiglio di usarlo di qualità, sta migliorando notevolmente negli anni.
16) La vita dell'allevatore non è semplice.. ma a chi consapevole di tutto volesse entrare in questo mondo quali " comandamenti " e consigli daresti?
La prima fondamentale è avere un eccellente cultura sul cane, si parte dalla psicologia e comportamento, zoognostica e cinognostica, genetica, studio e studio.. all'infinito. Uno o più veterinari di fiducia, quoto la seconda e per più categorie di specializzazioni, spazio adeguato dove creare il proprio kennel. Più tempo possibile da dedicare.
17) Cosa pensi della senso puppy? L'hai mai fatta? La faresti? E soprattutto se la farai seguirai alla lettera tutto il procedimento?
Come ho detto prima metà del bagaglio il cane lo ha l'altro lo fanno le esperienze. E' una stimolazione basata sul cane, i sensi e l'ambiente, quindi lo fa già di suo, il cane rimane il maestro noi gli scolari. Sono favorevole, come sono favorevole all'allevamento rustico, i cuccioli devono sviluppare forti non devono necessariamente vivere perché ci dispiace, altrimenti cresceranno malati, con problemi che verranno tramandati, problemi che diventeranno anche legali tra allevatori e proprietari, ma noi non siamo Dio... ne adeguatamente tutelati dallo stato che vede il cane ancora quasi come una cosa! Prendete con le pinze questo commento! Mi pare ovvio che i cuccioli devono nascere in luogo idoneo e con le appropriate cure e stimolazioni.
Personalmente mi aggiorno alle tecniche di allevamento, le provo, ribadisco che allevo per me stesso e tengo i cuccioli che ritengo idonei a tramandare qualità, questo porta a volte a tenermi i cuccioli oltre i sei mesi, sono molto pignolo.
18) Quanto e se è stata abbassata l'aggressività intraspecifica nella selezione moderna attuale?
Leggendo il libro del figlio di Colby si evince già che è una domanda storica ma che non centra con la selezione vera e propria della ricerca della Gameness, cioè il cane non può facilmente convivere con i conspecifici e non è facile gestirlo con altri animali ma non deve nemmeno essere iperaggressivo, non sto a spiegare la gameness ho anche già scritto un pensiero a riguardo, " è una razza con elevata aggressività intraspecifica e interspecifica (verso altri animali) che non deve sfociare MAI in fuori controllo, ma il cane non deve arrendersi sul lavoro". Quindi in sostanza non bisogna confondere la tolleranza con il passaggio alle vie di fatto che poi.. non si fermeranno in tempo breve e possono rivelarsi anche fatali.
19) Qual è la prima domanda in genere che ti pone un possibile acquirente e invece quello che dovrebbero chiedervi per entrare nella vostra lista bianca e non in quella nera? Come li selezioni i futuri proprietari?
Una volta mi domandavano è vero che l'allevatore si tiene i cani più belli? Mentre non sa che il discorso è molto più ampio. Oggi la domanda è: prezzo???Quella del futuro che sta sostituendo il prezzo è: hai cani blue??? Bianchi?? Tricolor???????
Non è una domanda che mi piacerebbe ricevere ma un affermazione; "ho scelto te per la tua serietà e passione che ci metti!"
Il futuro proprietario deve essere una persona genuina, consapevole che il cane è una vita, non la scelta di un oggetto da sfoggiare, che questa vita gli starà accanto per molti anni e se ne dovrà prendere il massimo della cura!
20) Perché si dovrebbe continuare a selezionare questa razza?
Bau grr Bau grrr ehmm scusami, a questa domanda non ti so rispondere io ce l'ho nella testa, nel cuore, nelle viscere, per me è naturale è il cane della mia vita! Ti posso lasciare con una massima: ci sono due razze nel mondo il Pit Bull e chi vorrebbe esserlo! Gli Am Stafs sono i Pit Bull riconosciuti F.C.I (Pit Bull AKC)!
21) Cosa ne pensi delle mode attuali? (Cani fuori standard, troppo pesanti, accoppiamenti tra diluizioni, ricerca di colori da non incentivare ecc. ecc.)?
Qui si potrebbe scrivere un libro, ma dico solo che questa non è passione, sono persone superficiali che ricercano altre persone superficiali guadagnandoci in denaro, ma che non credo che possano durare molto perché ciò li porterà ad avere cani con problemi! E se fossero capaci di vedere altre razze non lo farebbero. I soldi poi li spenderanno dai veterinari, e si leveranno il vizio di giocare da soli... nel frattempo chi ci rimette sono i cani!
Intervista a cura di martina calamita (bully docet!).